La scorsa settimana, alcuni media statunitensi e australiani avevano lanciato l’indiscrezione secondo cui le condizioni di salute di Re Carlo III erano peggiorate, e a Buckingham Palace si stavano preparando al peggio.

Antonio Caprarica, durante una recente ospitata a La 7, ha spiegato che i piani per i funerali dei sovrani inglesi vengono aggiornati più volte, e che soprattutto sono messi neri su bianco già nel momento della nascita.

La notizia è partita dai siti americani e da Sky News Australia. Gli americani da giorni battono e ribattono su questo tema che Carlo sarebbe in fin di vita, non è la stampa inglese. Questi siti dicono che il re sta perdendo la battaglia contro il cancro. Però il Re si è fatto vedere il 21 aprile durante una messa in onore della madre e le sue condizioni sembravano decenti. Questo non vuol dire che stia bene o che stia male, ma c’è una cosa da specificare.

Forse in America non sanno che i piani del funerale di ogni sovrano vengono scritti già al momento della nascita e poi aggiornati. Quando un reale da bambino può già comprendere, gli viene chiesto come vorrebbe andarsene da questa vita e raggiungere l’aldilà. I piani del funerale di Carlo sono pronti, speriamo però che vengano messi in pratica il più lontano possibile”.

Quali sono le condizioni di salute di Re Carlo

Ospite della puntata di ieri di Pomeriggio Cinque, Antonio Caprarica ha rivelato che Re Carlo starebbe molto meglio: “Gli inglesi sanno che Re Carlo non è esattamente uno di loro. Perché purtroppo per un cittadino normale il tempo che ci vuole tra la diagnosi di cancro e l’inizio della cura è di minimo tre mesi, per Carlo è passata una settimana. Queste però sono le ingiustizie della vita o i meccanismi di selezione del nostro mondo. Però è stato importante il fatto che Carlo ha reso noto il problema alla prostata e poi adesso con la pubblica ammissione del cancro. Perché è stato tolto il velo di paura e mistero da una malattia che si può affrontare e combattere. Come sta? Posso dire che è vero che sta molto meglio”.